NEUCHATEL, Svizzera, February 22, 2016 /PRNewswire/ --
Skull. Bad. Boy.
Occorre dire altro? Il suo nome parla da solo. Il suo sguardo la dice lunga, ma non ne rivela tutta la complessità. Lo skull nasconde bene il suo gioco!
(Photo: http://photos.prnewswire.com/prnh/20160219/335393 )
(Photo: http://photos.prnewswire.com/prnh/20160219/335394 )
All'inizio, il nero
Si potrebbe credere che il punto di partenza dello Skull Bad Boy sia questo teschio centrale, svelato da HYT nel 2015. Non è così: lo slancio creativo è partito dal nuovo liquido nero che lo circonda.
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Non si tratta semplicemente di una variazione estetica. Questo nero opaco, apparentemente così semplice, ha richiesto quasi 12 mesi di sviluppo. Come gli altri quattro colori sviluppati da HYT, il colorante nero ha delle caratteristiche chimiche sue particolari. Influiscono sulla viscosità, il coefficiente di dilatazione, la resistenza ai raggi UV, ecc.
Per crearlo è stato quindi necessario ripartire da zero. Obiettivo: realizzare un fluido in grado di adattarsi ai vincoli di un movimento HYT, che non aderisse alla parete del capillare, che non migrasse al di là del menisco e non avesse alcuna interazione molecolare con gli elementi a contatto con esso. L'obiettivo è stato raggiunto nel 2015, sono poi seguite diverse settimane di prove per confermarne la stabilità chimica.
Black...out
Oltre la chimica c'è l'estetica. Un fluido nero ha però delle conseguenze: mentre gli altri colori creati da HYT potevano rinviare tutta o parte della luce che ricevevano, il nero assorbe tutto. Risultato: impossibile leggere l'ora dello Skull Bad Boy in penombra.
Per l'abbinamento con il liquido nero, HYT ha immaginato un teschio nello spirito dell'acciaio di Damasco, utilizzato per i coltelli e le spade da samurai. Il quadrante è costituito da due mezzelune con motivo Clous de Paris. Gli indici sono realizzati con un carattere gotico che conferisce allo Skull Bad Boy un look molto "rock" .
Download our full press kit: http://bit.ly/1Ql26aB
Watch the video: https://youtu.be/0KJ_M6Zf6Ic
HYT in poche righe
Gli Hydro Mechanical Horologists di HYT trasformano l'utopia in realtà: quella di abbinare meccanica e fluidi in un orologio da polso. Veri e propri campioni dell'anticonformismo, si basano sui codici più rigorosi dell'alta orologeria. Senza preoccuparsi di farli saltare in aria.
L'incontro tra l'alta orologeria e la meccanica dei fluidi. Un'utopia a priori. L'idea forte che ha portato alla realizzazione dell'H1, spazzando via tutte le certezze e facendo piazza pulita del conformismo, è semplice: due serbatoi flessibili fissati alle estremità di un unico tubo capillare. In uno, colorato. Nell'altro, un liquido trasparente. Per tenerli separati: la forza di repulsione delle molecole dei due fluidi. A delimitare il confine tra i due: il menisco.
Alle ore 6 i due serbatoi. Mentre il primo si comprime, l'altro si espande e viceversa, causando il movimento dei fluidi nel tubo capillare. Col passare delle ore, il fluido colorato avanza. Il menisco, a forma di mezzaluna, segna il punto di separazione con l'altro fluido nel tubo, indicando l'ora. Una volta arrivato alle ore 18, il liquido fluorescente torna alla posizione iniziale con un movimento retrogrado.
Il segreto per azionare i serbatoi? Due soffietti in lega estremamente elastici e resistenti, mossi da un pistone. E per attivare questo sistema interviene l'orologeria.
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