Migliore qualità di vita con Halaven® (eribulina) rispetto alla capecitabina nelle pazienti con carcinoma mammario metastatico o localmente avanzato
HATFIELD, Inghilterra, June 3, 2013 /PRNewswire/ --
I nuovi dati presentati al congresso ASCO 2013 in data odierna hanno evidenziato che in pazienti con carcinoma mammario localmente avanzato o metastatico (MBC) precedentemente trattato con antraciciline e tassani nello studio di fase III (Studio 301) i parametri dello stato di salute generale (GHS) e di qualità della vita (QoL) delle pazienti trattate con Halaven erano migliori rispetto a quelli delle pazienti trattate con capecitabina.[1]
Il tumore e il suo trattamento hanno un impatto importante sulla QoL delle pazienti per diversi aspetti, quali: la difficoltà a ricoprire ruoli all'interno della famiglia, a mantenere la capacità lavorativa o a partecipare alle normali attività sociali.[2] Gli obiettivi principali del trattamento Per le pazienti con MBC sono l'aumento della sopravvivenza mantenendo una buona QoL.[3] Una gestione efficiente della malattia consente di portare avanti la terapia fino alla progressione del tumore nella paziente e garantisce che se ne traggano i massimi benefici.
"La qualità di vita percepita in associazione ad una terapia è un fattore di importanza decisiva per le pazienti con tumore mammario avanzato sia per iniziare che per proseguire quella terapia", ha commentato il dottor Javier Cortes dell'Ospedale universitario Vall d'Hebron di Barcellona, Spagna. "A uno stadio avanzato della malattia, queste pazienti considerano più che mai l'impatto di un trattamento in relazione alla possibilità di trascorrere tempo con la famiglia o vivere nel modo più normale possibile. Questi nuovi dati dimostrano che l'eribulina offre vantaggi in termini di qualità di vita rispetto alla capecitabina impiegata nella terapia standard di queste pazienti gravemente ammalate".
Lo studio 301[4] ha avuto un endpoint co-primario di sopravvivenza media complessiva (OS) e sopravvivenza libera da progressione (PFS). Lo studio ha dimostrato un trend favorevole alla OS con eribulina rispetto alla capecitabina nella popolazione ITT (intention to treat), sebbene tale miglioramento non rappresenti un dato statisticamente significativo. Lo studio clinico non ha soddisfatto l'end-point prestabilito per la PFS, con 4,1 e 4,2 mesi per eribulina e capacitabina rispettivamente.
Lo Studio di Fase III inoltre ha esplorato le esperienze in relazione alla QoL di 1.102 pazienti che hanno ricevuto il farmaco oggetto di studio (eribulina o capecitabina) come terapia di prima, seconda o terza linea. Le loro esperienze sono state registrate su una serie di scale relative a sintomi, funzionalità e benessere complessivo. Elevati punteggi di GHS indicano una elevata QoL.
All'inizio dello studio i punteggi in relazione a GHS/QoL sono risultati bassi per entrambi i farmaci. I risultati hanno dimostrato che i parametri GHS/QoL e la funzionalità cognitiva sono migliorati in modo significativo in misura maggiore nelle pazienti che ricevevano eribulina rispetto a quelle che ricevevano capecitabina (15,3 [p<0.001] e 6,5 [p=0,048 rispettivamente). Si è riscontrato invece che la funzionalità emozionale è migliorata in misura maggiore nelle pazienti che ricevevano capecitabina (3,3 [p=0.033]). Le pazienti che ricevevano eribulina hanno manifestato sintomi decisamente inferiori associati a nausea/vomito (1,9 [p=0.043]) e diarrea (-3,7 [p=0.001]), mentre le pazienti che ricevevano capecitabina hanno riportato meno effetti collaterali sistemici (5,2 [p0,001]) e sono state afflitte in misura minore dalla perdita dei capelli (9,3 [p=0.023]). [1]
La raccolta e i report dei dati di QoL consentono alle pazienti con MBC di comprendere meglio quali possono essere gli effetti di un singolo trattamento, offrendo loro la possibilità di fare scelte più consapevoli e il supporto necessario per gestire la malattia e il trattamento.[2]
L'eribulina è la prima e unica monoterapia che ha dimostrato di estendere in modo significativo la sopravvivenza media complessiva dopo due precedenti linee di trattamento MBC rispetto ad altre terapie ad agente singolo. I risultati di uno studio pilota di fase III (EMBRACE) hanno dimostrato un miglioramento statisticamente significativo della sopravvivenza media complessiva di 2,7 mesi in pazienti trattate con eribulina rispetto alle terapie con agente singolo impiegate dagli specialisti (Treatment of Physician Choice, TPC) (13,2 vs 10,5 HR 0,81 (95% CI 0,067, 0,96 p nominale =0,014).[5]
Attualmente l'eribulina è indicata in Europa per il trattamento delle pazienti affette da tumore localmente avanzato o MBC che hanno precedentemente ricevuto almeno due regimi chemioterapici. La terapia precedente deve avere incluso un'antraciclina e un taxano a meno che le pazienti non siano idonee a ricevere tali trattamenti.
Eisai opera per scoprire, sviluppare e produrre terapie oncologiche innovative in grado di fare la differenza e di influire sulla vita delle pazienti e delle loro famiglie. Questa dedizione alle persone è parte integrante della mission di Eisai nel settore dell'assistenza sanitaria umana (human health care, hhc) che cerca di comprendere meglio le esigenze dei pazienti e delle rispettive famiglie per migliorare i benefici offerti dal settore sanitario.
Note per gli Editori
Halaven® (eribulina)
L'eribulina è un inibitore non taxano della dinamica dei microtubuli indicato per il trattamento di pazienti con carcinoma alla mammella precedentemente sottoposte ad almeno due regimi chemioterapici per tumore mammario metastatico e la cui precedente terapia deve aver incluso un'antraciclina e un taxano. Eribulina appartiene ad una classe di agenti antineoplastici, le alicondrine, che sono un prodotto naturale isolato dalla spugna marina Halichondria okadai. Si ritiene che agisca inibendo la fase di accrescimento dinamico dei microtubuli, senza influire sulla fase di accorciamento, e sequestra la tubulina in aggregati non produttivi.
Halaven è approvato nell'Unione Europea, Stati Uniti, Russia, Svizzera, Corea del Sud, Giappone e Singapore. Halaven ha ricevuto l'autorizzazione all'immissione in commercio ed è stato lanciato in Austria, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Svezia, Svizzera, Slovenia e Regno Unito.
Studio globale di fase III 301[4]
Lo studio 301 è stato condotto come studio multicentrico, in aperto, randomizzato, a due bracci paralleli di Halaven (eribulina) rispetto alla capecitabina su 1.102 donne con carcinoma mammario localmente avanzato o metastatico precedentemente trattate con antracicline e taxani, sia in (neo) adiuvante che per la patologia localmente avanzata o metastatica. Questo studio si collocava al di fuori delle indicazioni autorizzate per l'eribulina. Le pazienti trattate nello studio avevano ricevuto da zero a due precedenti chemioterapie per tumore in stadio avanzato.
Le pazienti sono state randomizzate dal 2006 al 2010 al trattamento con eribulina 1,4 mg/m[2] (somministrati per via endovenosa nell'arco di 2-5 minuti nei giorni 1 e 8, in cicli di 21 giorni) o con capecitabina 1,25 g/m[2] (somministrati oralmente due volte al giorno in dosi uguali nei giorni da 1 a 14, ogni 21 giorni).
Lo Studio 301 ha avuto un endpoint co-primario di sopravvivenza globale (OS) e di sopravvivenza senza progressione (PFS). Lo studio ha dimostrato un miglioramento della sopravvivenza globale (OS) con eribulina rispetto alla capecitabina nella popolazione totale delle pazienti da trattare (ITT), sebbene tale miglioramento non rappresenti un dato statisticamente significativo. Le pazienti trattate con eribulina hanno riportato una OS mediana di 15,9 mesi (HR 0,879; 95% IC: 0,770-1,003; p=0,056) rispetto ai 14,5 mesi riportati con capecitabina. Lo studio non ha raggiunto l'endpoint prefissato per la sopravvivenza libera da progressione, con 4,1 e 4,2 mesi per eribulina e capecitabina, rispettivamente (HR 1,079, IC 95%: 0,932-1,250; p=0,305). Gli eventi avversi riportati nello Studio 301 erano coerenti con il profilo noto di entrambi i farmaci.
Lo Studio 301 ha avuto un endpoint secondario di valutazione della QoL[1] utilizzando i questionari EORTC QLQ-C30 e QLQ-BR23 all'inizio, a 6 settimane, a 3, 6, 12, 18 e 24 mesi dopo linizio del trattamento o fino alla progressione della malattia/al cambiamento della terapia e a visite non programmate. Le analisi longitudinali sono state effettuate utilizzando equazioni di stima generalizzate pesate aggiustando la mortalità entro 12 mesi. Le covarianze del modello erano tempo (visita), regione e QoL iniziale. L'endpoint primario per la QOL è stato modificato dall'inizio per GHS (Global Health Status)/QoL complessiva, e gli endpoint esplorativi sono stati modificati dall'inizio per una serie di funzioni e segnali/sintomi.
EORTC QLQ-C30[6]
Il questionario EORTC sulla qualità della vita (QLQ) è un sistema integrato per la valutazione della qualità della vita correlata alla salute delle pazienti oncologiche che partecipano agli studi clinici internazionali. Il questionario è stato sviluppato nel corso di oltre un decennio di ricerca collaborativa per l'autocompilazione da parte del paziente ed è composto da scale a modalità singola e multipla. Sono previste cinque scale funzionali (fisica, di ruolo, emotiva, sociale e cognitiva), tre scale sintomatologiche (astenia, nausea/vomito, dolore), una scala sullo stato di salute generale/qualità di vita e sei item singoli (dispnea, disturbi del sonno, perdita di appetito, stipsi, diarrea e difficoltà finanziarie).Punteggi elevati sulle scale funzionali indicano un alto livello di funzionalità e punteggi elevati sullo stato di salute globale indicano un'elevata QoL; al contrario, elevati punteggi su scale/item sintomatologici indicano livelli alti relativi a problemi di salute.
QLQ BR23
Il QLQ-BR23 è un questionario specifico contenente 23 voci per la misurazione di funzionalità e sintomi relativi al tumore mammario, come gli effetti collaterali comuni della terapia, l'immagine del proprio corpo, la sessualità e le prospettive per il futuro. Il questionario QLQ BR23 deve essere fornito in aggiunta al questionario di base (EORTC QLQ-C30) e, al pari di esso, è progettato per l'uso negli studi clinici oncologici.
Studio globale di Fase III 305 (EMBRACE)[5]
EMBRACE (studio registrativo condotto da Eisai sul trattamento del cancro alla mammella in fase metastatica che confronta gli effetti di eribulina E7389 con le terapie normalmente impiegate dagli specialisti) è uno studio in aperto, globale, randomizzato, multicentrico, a due bracci paralleli, concepito per confrontare la sopravvivenza media complessiva nelle pazienti trattate con eribulina rispetto ad una terapia scelta dagli specialisti (TPC). La TPC viene definita come chemioterapia ad agente singolo, trattamento ormonale o terapia biologica approvatia per il trattamento del cancro, o trattamento palliativo o radioterapia somministrata secondo la pratica locale. Lo studio comprendeva 762 pazienti affette da carcinoma mammario metastatico sottoposte in precedenza ad almeno due e fino a un massimo di cinque regimi di chemioterapia, comprendenti un'antaciclina e un taxano. La maggior parte (96%) delle pazienti in braccio TPC era stata sottoposta a chemioterapia.
Nella popolazione totale dello studio EMBRACE di Fase III, eribulina ha dimostrato di estendere la sopravvivenza mediana complessiva nelle pazienti fortemente pre-trattate affette da carcinoma mammario metastatico rispetto a pazienti sottoposte a TPC per 2,5 mesi (eribulina 13,1 mesi vs TPC 10,6 mesi p =0,041). Un'analisi aggiornata ha poi dimostrato un significativo miglioramento, a livello statistico, di 2,7 mesi (13,2 vs 10,5 HR 0,81 (95 % CI 0,0067, 0,96) p nominale = 0,014). Un'analisi pre-pianificata in pazienti della Regione 1 dello studio (Nord America/Europa occidentale/Australia) ha riportato un significativo miglioramento della sopravvivenza globale mediana dell'eribulina rispetto a TPC di 3,0 mesi (p = 0,031).
Nella popolazione totale dello studio EMBRACE di Fase III, l'eribulina ha mostrato di estendere la sopravvivenza media complessiva nelle pazienti fortemente pre-trattate affette da carcinoma mammario metastatico in confronto a pazienti sottoposte a TPC di 2,7 mesi (13,2 vs 10,5 HR 0,81 (95% IC 0,067, 0,96) p nominale=0,014). Un'analisi pre-pianificata in pazienti della Regione 1 dello studio (Nord America/Europa occidentale/Australia) ha mostrato un significativo miglioramento della sopravvivenza globale dell'eribulina rispetto a TPC di 3,0 mesi (p nominale = 0,031).
Le reazioni avverse più comunemente riportate nelle pazienti trattate con eribulina nello studio EMBRACE sono state affaticamento (astenia), con una diminuzione del numero di globuli bianchi (neutropenia), perdita di capelli (alopecia), intorpidimento e formicolio nelle braccia e delle gambe (neuropatia periferica), nausea e stipsi. La neuropatia periferica è stato l'evento avverso che ha principalmente causato la sospensione della terapia, verificatosi in meno del 5% delle pazienti coinvolte nello studio EMBRACE. La neutropenia ha portato alla sospensione dell'eribulina solo nello 0,6% delle pazienti. Il decesso dovuto a gravi effetti collaterali, le interruzioni e sospensioni della dose del trattamento sono stati inferiori nel braccio eribulina dello studio rispetto al braccio TPC.
Carcinoma mammario metastatico
Ogni anno in Europa a più di 300.000 donne viene diagnosticato un carcinoma mammario, un terzo delle quali sviluppa in seguito una patologia metastatica.[7],[8]La patologia metastatica è una fase avanzata della malattia che si verifica quando il cancro si diffonde oltre al seno anche ad altre parti del corpo.
Eisai in Oncologia
Il nostro impegno volto al progresso nella ricerca oncologica, costruito sull'esperienza scientifica, è supportato dalla capacità globale di condurre ricerche di scoperta e pre-cliniche e di sviluppare micromolecole, vaccini terapeutici e agenti biologici e di assistenza di supporto per svariate tipologie di tumori.
Eisai è una casa farmaceutica leader a livello mondiale nel settore Ricerca e Sviluppo (R&S) e delinea come missione aziendale l'impegno di "dare priorità ai pazienti e alle famiglie e incrementare i benefici per la salute" definita da Eisai stessa "human health care" (hhc).
Eisai si concentra nelle sue attività di R&S in tre aree terapeutiche chiave:
- Oncologia: terapie antitumorali, regressione del tumore, estirpazione del tumore, anticorpi e terapie di supporto per il cancro, sollievo dal dolore e dalla nausea
- Neuroscienze: Alzheimer, sclerosi multipla, dolore severo cronico , epilessia, depressione
- Reazioni immunologiche/vascolari: sindrome coronarica acuta, malattia aterotrombotica, sepsi grave, artrite reumatoide, psoriasi, morbo di Crohn
Con attività negli Stati Uniti, in Asia, in Europa e nel mercato nazionale giapponese, Eisai impiega oltre 10.000 dipendenti in tutto il mondo. Dal suo Knowledge Centre situato a Hatfield, Regno Unito, Eisai ha recentemente ampliato le proprie attività di business per includere l'Europa, il Medio Oriente, l'Africa e la Russia (EMEA). Eisai EMEA è impegnata in operazioni di vendita e marketing in oltre 20 mercati, tra cui Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Spagna, Svizzera, Svezia, Irlanda, Austria, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Paesi Bassi, Belgio, Medio Oriente e Russia.
Per ulteriori informazioni visitare il sito web http://www.eisai.it
Riferimenti
1. Cortes J et al. Quality of Life in patients with locally advanced or metastatic breast cancer previously treated with anthracyclines and taxanes who received eribulin mesylate or capecitabine: a Phase II, open label, randomised study. ASCO 2013 abstract 1050^
2. European Organisation for Research and Treatment of Cancer (EORTC) http://groups.eortc.be/qol/quality-life (last accessed April 2013)
3. Breast Cancer Org. Living with Metastatic Disease: http://www.breastcancer.org/symptoms/types/recur_metast/living_metast (Last accessed April 2013)
4. Kaufman P, Awada A, Twelves C et al. A Phase III, open-label, randomised, multicenter study of eribulin mesylate versus capecitabine in patients with locally advanced or metastatic breast cancer previously treated with anthracyclines and taxanes. Presented at 2012 CTRC-AACR San Antonio Breast Cancer Symposium. Abstract No. S6-6
5. Cortes J, O'Shaughnessy J, Loesch D, et al. Eribulin monotherapy versus treatment of physician's choice in patients with metastatic breast cancer (EMBRACE): a phase 3 open-label randomised study. The Lancet. 2011; 377: 914 -923
6. Montazeri A et al. Quality of life in patients with breast cancer before and after diagnosis: an eighteen months follow up study. BMC Cancer. 2008. 3:330
7. World Health Organization. Atlas of Health in Europe. 2003. World Health Organization, Regional Office of Europe, Copenhagen, Denmark.
8. Cancer Research UK. Breast cancer incidence statistics. http://www.cacnerresearchuk.org/cancer-info/cancerstats/types/breast/incidence/#world [http://www.cacnerresearchuk.org/cancer-info/cancerstats/types/breast/incidence ] (last accessed April 2013)
Data di preparazione: maggio 2013
Codice incarico: Halaven-UK0142b
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