LONDRA, November 30, 2015 /PRNewswire/ --
Mentre il mondo affronta le conseguenze degli attentati di Parigi - così come quelli avvenuti in altri paesi - la capitale guadagna ancora una volta il primo posto nella "QS Best Student Cities Rankings", la classifica stilata dalla QS che valuta le migliori città al mondo per gli studenti.
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Seguono Melbourne, di nuovo al secondo posto e Tokyo al terzo. Londra si posiziona dietro Sydney e prima di Singapore. L'elevato costo della vita penalizza la capitale inglese, che se non fosse per questo indicatore, occuperebbe una posizione più alta.
QS Best Student Cities 2016 Rank City 1 Paris 2 Melbourne 3 Tokyo 4 Sydney 5 London 6 Singapore 7 Montreal 8 Hong Kong 9 Berlin 10 Seoul (c) QS Quacquarelli Symonds 2004-2015
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"Sono lieto di apprendere che Parigi appaia per il quarto anno consecutivo come la migliore città al mondo per studenti. Dopo i terribili attentati di cui questa città è stata vittima, Parigi è più determinata che mai a difendere i suoi valori di solidarietà, libertà e creatività. Non c'è scudo più solido che possiamo utilizzare per contrastare la barbarie, poiché la conoscenza si basa sul principio di apertura verso gli altri: sapere aude " - Ha affermato Thierry Coulhon, Rettore de l'Université de Recherche Paris Sciences et Lettres.
Anne Hidalgo, sindaco di Parigi, fa eco a questo sentimento: "Parigi è orgogliosa di essere riconosciuta come la migliore città al mondo per studenti. I nostri giovani rappresentano la nostra più grande forza e incarnano la nostra più grande speranza. Portiamo avanti una ambiziosa politica che renda i giovani capaci di maturare, eccellere ed essere in grado di scegliere e costruire il proprio futuro. Continueremo a sostenere gli studenti offrendo loro opportunità in una città aperta, dinamica e creativa."
"Jacques Biot, Presidente dell'École Polytechnique, ha così commentato:" La Regione di Parigi ha molto da offrire agli studenti internazionali - storia, arte, cultura - ai più alti livelli dell'eccellenza accademica e scientifica. Si tratta di un luogo unico per conoscere, scoprire, studiare, impegnarsi e confrontarsi; un luogo dove il dialogo, la fraternità e la libertà prevalgono sempre."
Il risultato raggiunto da Parigi è dovuto fondamentalemtne a tre fattori: tasse basse, ragionevole costo della vita secondo la Mercer Cost of Living Index e il secondo più alto numero di rinomate università a livello mondiale tra le città considerate; solo Londra ne conta di più. Questi fattori, insieme ad un forte riconoscimento dei datori di lavoro nei confronti delle università parigine, sono le ragioni per cui Parigi si riconferma in cima alla classifica.
Gli Stati Uniti sono la nazione più rappresentata nella classifica 2015/16 di QS, con ben undici città, di cui Boston (13°) e New York (20°) compaiono tra i primi venti posti. Le altre presenze statunitensi includono Chicago (30°), Los Angeles (42°), e Atlanta (58°). Agli US seguono poi Regno Unito con otto città posizionate in classifica e Australia con sette. La classifica più ampia, estesa a 75 città rispetto alle 50 delle edizioni precedenti, fa emergere inoltre una serie di nuove città di nazioni altrimenti non menzionate, come Oslo (60°) e Sharjah negli Emirati Arabi Uniti (68°). QS ha considerato centoventidue città che ospitano almeno 250.000 abitanti e che vantano la presenza di almeno due o più università che compaiono nella "QS World University Rankings", la classifica delle migliori università al mondo. Milano si classifca al 38° posto, mentre Roma al 61°.
La "QS Best Student Cities rankings" è pensata per fornire a studenti e genitori un confronto dettagliato dei vari vantaggi delle potenziali città universitarie. Tali confronti si basano su quattordici parametri divisi in cinque categorie ugualmente ponderate e sono ideati per essere di particolare utilità agli studenti che decidono di studiare all'estero. Per le future edizioni, QS sta cercando di espandere il numero di paramentri utilizzati per fornire una panoramica sempre più dettagliata di quello che le città del mondo possono offrire agli studenti.
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