ROMA, September 24, 2015 /PRNewswire/ --
Ormai la mancata ristrutturazione e regolamentazione del mondo del gioco d'azzardo è stata digerita, anzi mal digerita, dalla filiera ed il tempo dell'attuazione della Legge Delega è ormai lontano, ma i vecchi problemi del settore sono sempre vicini e presenti cosi come dichiarato dalla guida ad i casino online di http://www.casinoonlinepoint.com. Quello più pregnante è la questione territoriale che vede contrapporsi le amministrazioni comunali e regionali all'industria del gioco. Un problema "atavico", mai risolto e forse mai affrontato in modo serio da alcun Governo: problema che lentamente è andato a soffocare tutta la filiera compromettendone lo sviluppo, il futuro e costringendolo quasi al "soffocamento". Alcune leggi regionali hanno limitato non poco l'esercizio delle sale da gioco, e pian piano stanno costringendo le aziende a chiudere ed a riversare il proprio interesse altrove. Una speranza, però, in lontananza si intravede: Palazzo Chigi deve rivedere le regole dettate dal precedente esecutivo per attuare il pareggio di bilancio previsto dalla Costituzione anche agli enti territoriali e questo sta mettendo in difficoltà diverse amministrazioni con il rischio per lo Stato di dover affrontare un buco di almeno 9 miliardi di euro: si dovranno, di conseguenza, trovare i danari per sanare questa situazione. Quale soluzione migliore se non quella suggerita da http://theglobalsquare.org di disciplinare il gioco pubblico -naturalmente in modo virtuoso per lo Stato e per le Regioni innanzitutto- con una nuova distribuzione degli utili oltre che dei prodotti che riguardano tutto l'intero settore? Fino ad oggi però si parla di multe, di sanatorie e di altro... ma non di giochi: speriamo che non si perda anche questa occasione...
(Photo: http://photos.prnewswire.com/prnh/20150924/270428 )
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