Presentati al San Antonio Breast Cancer Symposium (SABCS) Nuovi Dati che Confermano il Meccanismo di Azione di Halaven® (eribulina) e delle Possibili Combinazioni
HATFIELD, Inghilterra, December 11, 2015 /PRNewswire/ --
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Nuovi dati confermano la capacità di Halaven® (eribulina), già dimostrata in precedenza, di invertire la transizione epitelio-mesenchimale, il processo che rende le cellule tumorali più aggressive e più difficili da trattare. Lo studio suggerisce che eribulina trattenga l'E-caderina, una proteina transmembrana, all'interno della cellula tumorale, limitando quindi ulteriori metastasi.[1] Si tratta di dati coerenti con il meccanismo di azione di eribulina.[1]
Lo studio "Eribulin affects E-cadherin localization consistent with a reversal of the epithelial-to-mesenchymal transition" è stato presentato venerdì 11 dicembre con un poster (P5-03-09) in occasione del SABCS.
"I risultati di questo studio ci permettono di comprendere meglio il meccanismo di azione di eribulina a livello cellulare. La capacità di eribulina di invertire la transizione epitelio-mesenchimale è importante perché indebolisce le cellule tumorali e ne riduce l'aggressività che altrimenti avrebbero. Questo significa che le chemioterapie successive eseguite nelle ultime fasi del ciclo di trattamento possono essere più efficaci perché eribulina ha indebolito il tumore", ha affermato Susan Mooberry, docente di farmacologia presso lo UT Health Science Center, San Antonio.
Un secondo studio presentato in occasione del SABCS sul carcinoma mammario positivo ai recettori ormonali, HER2-negativo, di stadio I-II indica che la forma aggressiva luminal B del tumore può trarre il massimo beneficio dal trattamento con eribulina.[2] Lo studio evidenzia come nelle pazienti affette dal carcinoma di tipo luminal B trattate con eribulina neoadiuvante il tumore può regredire in luminal A, anche in questo caso rendendo potenzialmente più efficaci i successivi trattamenti.[2] I tumori luminal B spesso presentano una prognosi più infausta rispetto ai tumori di tipo luminal A e sono caratterizzati da grado tumorale peggiore, dimensioni maggiori e positività linfonodale.[2] Nelle pazienti con tumore di tipo luminal B la diagnosi avviene in età più giovane, rispetto al tipo luminal A.[2] Lo studio "Efficacy and gene expression results fromeribulin SOLTI1007 neoadjuvant study" è stato presentato come poster (P3-07-66) giovedì 10 dicembre in occasione del simposio.[2]
"I risultati di questo studio suggeriscono che non solo eribulina è un'opzione terapeutica efficace in una forma di carcinoma mammario caratterizzato da una prognosi più infausta, ma che il trattamento può di fatto convertire la malattia nella forma luminal A della malattia, con una prognosi migliore per le pazienti. Questi dati sono molto incoraggianti sia per le pazienti che per i medici", ha commentato Javier Cortés, Specialist Physician presso l'Oncology Department of Vall d'Hebron University Hospital.
Una serie di altri studi presentati al SABCS evidenzia il potenziale di eribulina quando utilizzato in combinazione con altre terapie. Uno studio presenta il disegno di uno studio di Fase 1b/2 finalizzato a valutare efficacia e sicurezza di eribulina in combinazione con permbrolizumab in pazienti con carcinoma mammario metastatico triplo negativo.[3] Lo studio "Design of a phase 1b/2 study to evaluate the efficacy and safety of eribulin mesylate in combination with pembrolizumab in patients with metastatic triple-negative breast cancer" è stato presentato al SABCS come poster (OT1-03-19) mercoledì 9 dicembre.[3] Un secondo studio è finalizzato a valutare se PH20 (PEGPH20) (ialuronidasi ricombinante umana pegilata) migliori l'efficacia di eribulina in xenotrapianti ottenuti da cellule di carcinoma mammario triplo negativo.[4] Lo studio "Pegylated Recombinant Human Hyaluronidase PH20 (PEGPH20) Enhances Efficacy of Eribulin Mesylate (HALAVEN®) in Triple Negative Breast Cancer Xenografts" è stato presentato al SABCS mercoledì 9 dicembre come poster (P1-03-09). Nei primi mesi di quest'anno, Eisai ha annunciato una partnership con Halazyme® per valutare se, rispetto a eribulina in monoterapia, eribulina in combinazione con PEGPH20 possa migliorare il tasso di risposta globale, quando utilizzata come terapia di prima linea in pazienti affette da carcinoma mammario avanzato.
"Siamo molto orgogliosi che quest'anno al SABCS siano stati presentati ben diciassette abstract su eribulina. Riteniamo che questo rifletta il ruolo che eribulina è destinata a svolgere a lungo termine nel trattamento del carcinoma mammario metastatico. Siamo estremamente soddisfatti di questi nuovi dati sul meccanismo di azione e ci chiediamo se eribulina sia introdotta in una fase sufficientemente precoce del ciclo terapeutico di una paziente. Gli studi sulla combinazione di questo importante trattamento con altre terapie sono tanto promettenti da farci sperare che in un prossimo futuro eribulina continui a offrire vantaggi per pazienti e medici", ha commentato Gary Hendler, presidente e CEO Eisai EMEA e presidente di Eisai Oncology Global Business Unit.
Alcune delle informazioni citate nel presente comunicato stampa trattano degli usi sperimentali di eribulina. Eribulina è indicata in Europa nel trattamento di pazienti adulte con carcinoma mammario localmente avanzato o metastatico, che abbiano mostrato una progressione dopo almeno un regime chemioterapico per malattia in stato avanzato. La terapia precedente deve aver incluso un'antraciclina e un taxano, salvo il caso in cui le pazienti non siano state idonee a questi trattamenti.[5]
Si ricorda infine che l'indicazione attualmente rimborsata dal SSN Italiano è la seguente: HALAVEN in monoterapia è indicato per il trattamento di pazienti con cancro della mammella localmente avanzato o metastatico, che hanno mostrato una progressione dopo almeno due regimi chemioterapici per malattia avanzata (vedere paragrafo 5.1). La terapia precedente deve avere previsto l'impiego di un'antraciclina e di un taxano, a meno che i pazienti non siano idonei a ricevere questi trattamenti.
Eisai si dedica a scoprire, sviluppare e produrre terapie oncologiche innovative in grado di fare la differenza e di avere un impatto sulle vite dei pazienti e delle loro famiglie. Questa passione per le persone rientra nella mission di Eisai nel settore della salute umana (human health care, hhc), che si sforza di comprendere meglio le esigenze dei pazienti e delle loro famiglie, allo scopo di aumentare i benefici forniti dall'assistenza medica.
Note agli editori
Halaven® (eribulina)
L'eribulina è il primo composto nella classe degli inibitori della dinamica dei microtubuli correlati all'alicondrina, con un nuovo meccanismo di azione. Dal punto di vista strutturale l'eribulina è una versione semplificata e sintetica dell'alicondrina B, un prodotto naturale isolato dalla spugna marina Halichondria okadai. Si ritiene che agisca inibendo la fase di accrescimento dinamico dei microtubuli che impediscono la divisione cellulare.[5]
Carcinoma mammario metastatico e proteina HER2
Ogni anno in Europa ad oltre 300.000 donne viene diagnosticato un carcinoma mammario e un terzo di queste sviluppa in seguito una patologia metastatica.[6],[7] La patologia metastatica è una fase avanzata della malattia che si verifica quando il cancro si diffonde oltre al seno anche ad altre parti del corpo.
HER2 è una proteina presente sulla superficie delle cellule. Nel carcinoma mammario HER2 positivo si osserva una quantità maggiore (sovraespressione) della proteina sulla superficie delle cellule tumorali rispetto alle cellule della mammella normali. Esistono terapie mirate a questa proteina HER2 come Herceptin, per persone che sovraesprimono HER2, ma non per persone con carcinoma mammario con livelli normali di proteina HER2 (HER2-negativo). I carcinomi mammari sono esaminati di norma per determinare la presenza di HER2 e decidere il trattamento più appropriato. Il carcinoma mammario triplo negativo (TNBC) è un qualsiasi carcinoma mammario che non esprime i geni per il recettore dell'estrogeno, il recettore del progesterone ed HER2.
Eisai in Oncologia
Il nostro impegno volto al progresso nella ricerca oncologica, costruito sull'esperienza scientifica, è supportato dalla capacità globale di condurre ricerche di scoperta e pre-cliniche e di sviluppare micromolecole, vaccini terapeutici, agenti biologici e terapie di supporto per svariate tipologie di tumori.
Informazioni su Eisai Co., Ltd.
Eisai Co., Ltd è una casa farmaceutica leader a livello mondiale nel settore Ricerca e Sviluppo con sede centrale in Giappone e delinea come missione aziendale l'impegno di "dare priorità ai pazienti e alle famiglie e incrementare i benefici per la salute" definita da Eisai stessa la filosofia della "human health care" (hhc). Con oltre 10.000 dipendenti operativi nella rete mondiale di siti di R&S, siti di produzione e consociate addette alla commercializzazione, ci impegniamo a mettere in pratica la nostra filosofia hhc offrendo prodotti innovativi in diverse aree terapeutiche in cui esistono molteplici esigenze non soddisfatte, tra cui l'oncologia e la neurologia.
In qualità di casa farmaceutica mondiale, la nostra missione si estende ai pazienti di tutto il mondo, attraverso i nostri investimenti e iniziative basate su partenariati al fine di migliorare l'accesso ai farmaci nel paesi in via di sviluppo e nei paesi emergenti.
Per ulteriori informazioni su Eisai Co., Ltd., visitare il sito web http://www.eisai.it
Bibliografia
1. Dybdal-Hargreaves, N et al. Eribulin affects E-cadherin localization consistent with a reversal of the epithelial-to-mesenchymal transition. SABCS 2015. Poster session: P5-03-09
2. Prat, A et al. Efficacy and gene expression results from eribulin SOLTI1007 neoadjuvant study. SABCS 2015. Poster session: P3-07-66
3. Berrak, E et al. Design of a phase 1b/2 study to evaluate the efficacy and safety of eribulin mesylate in combination with pembrolizumab in patients with metastatic triple-negative breast cancer. SABCS 2015. Poster session: OT1-03-19
4. Bahn, J et al. Pegylated Recombinant Human Hyaluronidase PH20 (PEGPH20) Enhances Efficacy of Eribulin Mesylate (HALAVEN®) in Triple Negative Breast Cancer Xenografts. SABCS 2015. Poster session: P1-03-09
5. SmPC Halaven (updated November 2015). Available at: http://www.medicines.org.uk/emc/medicine/24382 . Last accessed December 2015
6. World Health Organisation. Atlas of Health in Europe. 2003. World Health Organization, Regional Office of Europe, Copenhagen, Denmark.
7. Cancer Research UK. Breast cancer incidence statistics. Available at: http://www.cancerresearchuk.org/cancer-info/cancerstats/types/breast/incidence/#world . Last accessed: December 2015
Data di preparazione: dicembre 2015
Codice lavoro: Halaven-UK0453e
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