Lo studio del Barilla Center for Food and Nutrition rivela che il cibo sano fa bene all'ambiente
BRUXELLES, October 12, 2010 /PRNewswire/ -- Secondo lo studio presentato oggi a Bruxelles dal Barilla Center for Food and Nutrition (BCFN), una dieta sana giova anche all'ambiente.
Lo studio "'Double Pyramid: Healthy Food for people, sustainable food for the planet'" (Doppia piramide: alimenti sani per le persone, alimenti sostenibili per il pianeta) indica che i cibi con il più elevato livello di consumo raccomandato sono anche quelli che esercitano un minore impatto sull'ambiente. Al contrario, gli alimenti di cui si sconsiglia un consumo frequente sono quelli maggiormente impattanti per l'ambiente.
Il modello della "Doppia Piramide" combina la nota piramide alimentare con quella ambientale, che si basa sulla valutazione dell'impatto che ogni prodotto alimentare esercita sull'ambiente in termini di produzione di gas serra (impronta del carbonio), consumo di risorse idriche (impronta idrica) e uso del territorio (impronta ecologica).
Lo studio è stato esposto durante un dibattito svoltosi al Parlamento Europeo, organizzato dal Barilla Center for Food & Nutrition (BCFN) e ospitato dall'onorevole Paolo De Castro (membro del Parlamento Europeo, appartenente al gruppo dei Socialisti e Democratici italiani). Un elevato numero di partecipanti provenienti da istituzioni, associazioni di commercio, imprese e dalla società civile si sono riuniti per affrontare il tema di "Alimentazione Sana, Pianeta Sano".
Guido Barilla, presidente del Gruppo, durante la presentazione del Barilla Center for Food & Nutrion, ha affermato: "Poiché non possiamo fermare la continua evoluzione del pianeta, abbiamo il dovere morale di suggerire direzioni e avanzare proposte per poter interagire in maniera responsabile con questa evoluzione".
Paolo De Castro, membro del Parlamento Europeo, ha spiegato l'importanza dello studio: "La questione dell'approvvigionamento di cibo, resa centrale in anni recenti dalla crescita esponenziale della domanda, specialmente in regioni particolari del mondo, ci sta conducendo su una strada pericolosa. Il cibo è destinato a divenire una risorsa insufficiente e costosa. La sfida di oggi consiste nell'accrescere la produttività utilizzando minori risorse e inquinando meno!"
Mario Monti, economista e membro dell'organo consultivo del BCFN, commentando le implicazioni economiche e sociali del tema al centro del dibattito, ha affermato: "Le questioni legate ad alimenti e nutrizione acquisiscono un'importanza crescente in termini dell'impatto che esercitano su economia e società. Speriamo che le nostre proposte e raccomandazioni vengano tenute in considerazione da chi prende le decisioni politiche e che il BCFN divenga un partner privilegiato delle istituzioni pubbliche".
Dopo un'introduzione a cura di Gabriele Riccardi, professore di endocrinologia e di malattie metaboliche all'Università di Napoli e membro dell'organo consultivo del BCFN, sono intervenuti i membri del Parlamento Europeo Renate Sommer (Partito Popolare Europeo, Germania), Christel Schaldemose (Socialisti e Democratici, Danimarca), Paola Testori Coggi, direttore generale della Commissione Europea (Direzione Generale per la Salute e i Consumatori) e Sue Davies, Chief Policy Advisor per l'organizzazione di consumatori "Which?". I relatori hanno presentato i rispettivi punti di vista sui possibili mezzi per promuovere stili di vita sani.
Riccardi ha affermato: "Abbiamo aggiornato il modello della dieta mediterranea, rendendola più adatta a uno stile di vita moderno. Sotto quest'ottica, il BCFN ritiene che il ruolo dell'industria, che può offrire prodotti già pronti in linea con le linee guida nutrizionali, sia cruciale".
"La Doppia Piramide del BCFN è un importante risultato perché dimostra in un unico modello la coincidenza di due diversi obiettivi, differenti ma ugualmente importanti: la salute e la protezione ambientale. In altre parole, facendo delle scelte nutrizionali che siano positive per la nostra salute, possiamo anche ridurre l'impatto del cibo sull'ambiente", ha dichiarato Barbara Buchner, direttrice del Climate Policy Initiative di Venezia e membro dell'organo consultivo del BCFN.
La Buchner è stata affiancata nella discussione dal membro del Parlamento Europeo Mairead McGuinness (Partito Popolare Europeo, Irlanda), dal direttore generale della Commissione Europea Karl Falkenberg (Direzione Generale per l'Ambiente) e da Mark Driscoll, direttore delle Politiche di Produzione e Consumo Sostenibili e del programma del WWF "One Planet Food".
Antonio Tajani, vice-presidente della Commissione Europea e responsabile per Industria e Imprenditoria, ha concluso il dibattito mandando un forte messaggio di pieno appoggio per una futura politica alimentare dell'Unione Europea che tenga conto anche dell'aspetto ambientale, sottolineandone il potenziale contributo al successo della strategia UE 2020.
Il Vice-Presidente Tajani ha aggiunto: "Tra poche settimane, si terrá a Bruxelles, sotto la mia presidenza, il primo incontro dell'High Level Forum on the Food Supply Chain. Discuteremo con i colleghi Commissari, i Ministri, i Parlamentari e le parti interessate le criticitá della filiera alimentare. Sono fermamente convinto che una filiera che funzioni correttamente potrá rendere il settore agro-alimentare europeo piú competitivo, innovativo e allo stesso tempo sostenibile per l'ambiente.
Note agli editori
Il Barilla Center for Food & Nutrition è un gruppo di esperti di diverse discipline che si concentra su questioni quali alimenti e nutrizione e sulle loro relazioni con economia, medicina, dieta, sociologia e ambiente. Il lavoro del Barilla Center for Food & Nutrition è sostenuto da un autorevole organo consultivo composto da Barbara Buchner, direttrice del Climate Policy Initiative di Venezia, Jean-Paul Fitoussi e Mario Monti, economisti, Gabriele Riccardi, endocrinologo, Camillo Ricordi, chirurgo e scienziato, Claude Fischler e Joseph Sassoon, sociologi, e Umberto Veronesi, oncologo.
Per visualizzare l'evento, recarsi all'indirizzo http://www.barillacfn.com
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