Indagini indipendenti di uno studio legale di prestigio a Washington sostengono la condanna della Tymošenko e dichiarano "Nessuna prova di motivazioni politiche"
KIEV, Ucraina, December 14, 2012 /PRNewswire/ --
Le approfondite indagini di natura indipendente, durate sei mesi, condotte dall'ex consulente legale di Barack Obama per la Casa Bianca, hanno concluso che la condanna per abuso di ufficio inflitta all'ex Primo Ministro ucraino Julija Tymošenko era legittima e non vi è alcuna prova che la sentenza sia frutto di motivazioni politiche.
Tali indagini, effettuate dallo studio legale Skadden Arps di Washington e dirette da Gregory Craig, ex consulente legale della Casa Bianca per il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama e principale autore della relazione, concludono che Julija Tymošenko "non ha fornito alcuna prova oggettiva sufficiente a revocare la condanna nel quadro legislativo europeo o americano."
La relazione conclude inoltre che il comportamento disturbante di Julija Tymošenko in aula sarebbe stato inaccettabile in altri Paesi e avrebbe comportato un accertamento per oltraggio alla corte negli Stati Uniti.
"Il nostro compito," riportava giovedì il New York Times citando Gregory Craig, "è stato quello di esaminare le prove agli atti e determinare se il processo sia stato o meno ingiusto."
Julija Tymošenko è stata condannata lo scorso anno per abuso di ufficio, a causa del contratto da 10 miliardi di dollari americani scorrettamente firmato, nel 2009, con la russa Gazprom per la fornitura di gas.
La relazione dello studio Skadden Arps documenta come Julija Tymošenko abbia abusato della propria autorità e abbia violato la legge ucraina, ordinando al capo della società ucraina NAK Naftogaz di firmare il costosissimo contratto per la fornitura di gas con Gazprom, pur non avendo l'approvazione legale del Consiglio dei Ministri.
La relazione di Washington indica inoltre in dettaglio come Julija Tymošenko, nonostante l'unanime opposizione all'accordo da parte del suo Consiglio dei Ministri, abbia minacciato di silurare il capo di NAK Naftogaz Ukraine se non avesse sottoscritto il contratto. Riporta altresì quanto dimostrato dagli atti della corte, ovvero che la Tymošenko ha ingannato la società energetica "inducendola a credere che il Consiglio dei Ministri aveva approvato il contratto, dopo avere prodotto un documento dall'apparenza ufficiale recante la sua firma e il sigillo del Consiglio dei Ministri ucraino, nonostante il fatto che tale approvazione non fosse mai stata fornita."
Pur sollevando dubbi su alcune decisioni processuali del giudice, la relazione dello studio Skadden Arps conclude che tali decisioni erano basate sulle azioni di Julija Tymošenko mirate a disturbare il lavoro della corte.
Infine, lo studio espone come il tribunale abbia concluso che le azioni di Julija Tymošenko hanno causato un grave danno economico all'Ucraina, poiché l'accordo prevede che i cittadini ucraini continuino a pagare le tariffe più alte d'Europa.
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