Indagine Europea rivela che più del 70% delle persone ignora le misure basilari per l'auto-identificazione del rischio di Aritmie Killer
MILANO, June 7, 2010 /PRNewswire/ --
- Nella Settimana Mondiale del Ritmo Cardiaco, Arrhythmia Alliance lancia la campagna 'Impara a Conoscere il Tuo Battito' sull'importanza di misurare il battito al polso per verificare lo stato del proprio cuore
Arrhythmia Alliance, l'organizzazione internazionale non profit per il ritmo cardiaco, ha annunciato oggi i risultati di un'indagine condotta in Europa che segnala come un'alta percentuale di persone ignori le misure di base come il controllo del battito per verificare potenziali aritmie. Per questo Arrhythmia Alliance aprirà la Settimana Mondiale del Ritmo Cardiaco (World Heart Rhythm Week) dal 7 al 13 giugno con il lancio della campagna 'Know Your Pulse - Impara a Conoscere il Tuo Battito' per far conoscere l'importanza di controllare le proprie pulsazioni e per insegnare come misurarle.
"La rivoluzione sta nell'affidare a ciascuno di noi e non solo al medico il compito di interpretare i disturbi del proprio polso. Misurare la propria frequenza cardiaca è infatti un modo facile e veloce per identificare un problema al cuore che, se ignorato, potrebbe anche essere fatale - spiega Riccardo Cappato, Direttore del Centro di Aritmologia Clinica ed Elettrofisiologia del Policlinico di San Donato Milanese, Presidente della Società Europea di Aritmologia Cardiologica e Presidente di Associazione Nazionale per le Aritmie (ANA-Aritmie), l'associata italiana di Arrhythmia Alliance. "Conoscere la propria frequenza cardiaca è il modo più semplice per controllare eventuali aritmie - continua il dottor Cappato - e capire quando sia il caso di contattare il proprio medico per un controllo".
Da una recente indagine eseguita su aree campione della popolazione Europea risulta che circa il 40% degli intervistati non misuri regolarmente le proprie pulsazioni per controllare eventuali aritmie cardiache e il 70% non sappia se sia a rischio o meno di malattie cardiache. Inoltre, circa il 60% di coloro che hanno misurato le proprie pulsazioni in passato non saprebbe come farlo nuovamente.
Le aritmie sono disordini del ritmo cardiaco che possono causare una serie di patologie come l'arresto cardiaco improvviso - la principale causa cardiaca di mortalità in Europa,1 la sincope (perdita di coscienza improvvisa), e la fibrillazione atriale (spesso la principale causa di attacco cardiaco e la più comune di tutte le aritmie cardiache). Le condizioni patologiche dovute a disordini del ritmo cardiaco causano la morte di più persone in Europa di quanto non facciano il cancro al seno, al polmone e AIDS insieme.2,3,4
"Sorprendentemente, infatti, chiunque a qualsiasi età può essere a rischio di aritmie. L'arresto cardiaco improvviso può colpire persone giovani e persino atleti in ottima forma fisica" ha spiegato il dottor Cappato, come successe a Renato Curi, il calciatore del Perugia deceduto per arresto cardiaco a soli 24 anni durante una partita di calcio. "Per questo motivo durante la Settimana Mondiale del Ritmo Cardiaco lanciamo la campagna 'Know Your Pulse - Impara a Conoscere il Tuo Battito' per incoraggiare a mettere in pratica semplici comportamenti come la misurazione delle pulsazioni, che possono fare una concreta differenza nell'aiutare a trattare tempestivamente i disordini del ritmo cardiaco e prevenire complicazioni e fatalità".
La campagna 'Impara a Conoscere il Tuo Battito' si propone anche di sensibilizzare medici e operatori sanitari sull'importanza di condurre regolari controlli del polso durante le visite ai pazienti per dare la massima attenzione alle aritmie. Circa l'80% delle persone che ha partecipato all'indagine ritiene importante che i medici facciano presente l'importanza delle aritmie ai propri pazienti.
Bibliografia 1. Priori S et al. Task Force on Sudden Cardiac Death, European Society of Cardiology, Summary of recommendations. Europace (2006) 4, 3-18 2. International Agency for Research on Cancer, Globocan 2000. Cancer incidence, mortality and prevalence worldwide.2001 3. World Health Organization (WHO). WHO Burden of Disease and Injury (Dataset-2002). World Health Organization 4. CIA. The World Fact Book - Rank Order - HIV/AIDS - deaths. Available at http://www.cia.gov
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