Dalla ricerca Populis/CEBR una spinta per gli investitori del mondo online a focalizzarsi sugli utenti non anglofoni
MILANO, September 28, 2011 /PRNewswire/ --
1,7 miliardi su 2 miliardi di utenti Web non sono anglofoni
L'utente medio non anglofono spende una media di circa 152 euro l'anno, mentre l'utente anglofono ne spende 546
L'Italia conta circa 32,4 milioni di utenti che in un anno spendono online circa 10,5 miliardi di euro
Le aziende non capitalizzano l'enorme potere di spesa degli utenti internet non anglofoni: questo, in sintesi, è quanto emerge dalla ricerca[1] sull'utilizzo del Web e sulle dimensioni e potenzialità della popolazione internet a livello mondiale condotta da Populis, realtà leader in Europa nella produzione di contenuti verticali multilingua.
Lo studio è stato commissionato da Populis al Centre for Economics and Business Research (Cebr) per stimare i livelli attuali della capacità di spesa dei consumatori sul Web. Dall'indagine emerge che gli utenti non anglofoni rappresentano già un'ampia maggioranza (84%) dei fruitori di internet a livello globale e, in totale, hanno una capacità di spesa di gran lunga maggiore rispetto agli anglofoni. Qualche dato significativo:
- 1,7 miliardi su 2 miliardi di utenti Web non sono anglofoni
- Nel 2010 i consumatori non anglofoni hanno fatto acquisti online per 262 miliardi di euro, pari al 60,8% del totale delle vendite al dettaglio via Web (93 miliardi di euro in più rispetto agli anglofoni)
- Il tasso di utilizzo di internet nei paesi anglofoni è vicino alla saturazione con il 73% dei consumatori presente online, mentre nei paesi non anglofoni questa percentuale scende al 24%
- L'utente medio non anglofono spende una media circa 152 euro l'anno, mentre l'utente anglofono ne spende 546
- L'Italia conta circa 32,4 milioni di utenti; il tempo medio trascorso sul Web è di 31,6 minuti al giorno e in un anno la spesa degli italiani online è stata di 10,5 miliardi di euro
"In base ai risultati della nostra analisi, i consumatori non anglofoni rappresentano nettamente la maggioranza del livello di spesa online. Considerando che il tasso di penetrazione di internet è in crescita e che il reddito disponibile dei non anglofoni supera quello degli altri utenti, risulta evidente come i mercati non anglofoni assumeranno un ruolo sempre più importante nella comunità online," ha affermato Ron Harbron, economista del Cebr.
Tuttavia, gli investitori pubblicitari sono stati fino ad ora più propensi a concentrare le risorse per campagne adv e di marketing online su utenti anglofoni, come spiega Luca Ascani, co-fondatore ePresidente di Populis: "Storicamente, gli investitori che intendevano lanciare campagne online in diversi mercati non anglofoni hanno incontrato un ambiente frammentato, che rendeva difficile e oneroso raggiungere puntualmente i consumatori. Oggi, però, stanno nascendo gruppi editoriali online multilingua di grande qualità, in grado di offrire agli investitori pubblicitari un unico punto di contatto e una soluzione modulare per rivolgersi al più ampio gruppo di consumatori sul Web."
Populis è leader europeo nella produzione di contenuti online verticali multilingua. Attraverso il crowdsourcing, distribuisce e monetizza oltre 35.000 contenuti al mese in otto lingue diverse grazie al vivace network di blog, siti e portali di proprietà. Le aziende possono fare pubblicità sul network tramite una vasta serie di soluzioni premium ampiamente personalizzabili per il social advertising, come ad esempio il "social ads", la disseminazione di video o la recensione di prodotti.
All'inizio del mese, l'azienda ha completato l'acquisizione di mokono - una delle principali blog community europee - per 8,2 milioni di euro. Il network di blog di mokono - presenti in 13 paesi europei e in Canada - include 700.000 blog e aggiunge 14 milioni di visitatori unici mensili al considerevole network di media properties di Populis.
"Internet offre oggi alle aziende la possibilità di raggiungere pubblici nuovi e davvero molto vasti, ma finora sostenere l'ingresso in nuovi mercati attraverso l'advertising online si è rivelato un'operazione particolarmente articolata e complessa per i brand. Oggi non è più così, e crediamo che una maggiore attenzione sulle strategie per approcciare i mercati non anglofoni condurrà a una crescita veloce e costante per i brand," conclude Ascani.
[1] Nota sulla ricerca
Il report intitolato "Worldwide internet use and online spending patterns" è stato realizzato dal Cebr per Populis ad agosto 2011 e comprende i dati di Office for National Statistics, US Census Bureau, International Telecommunication Union e J.P Morgan. Per consumatori anglofoni si considerano gli utenti di: Regno Unito, Irlanda, Australia, Nuova Zelanda e una parte degli utenti di Canada, USA, Sud Africa e di altre nazioni africane.
About Populis
Populis è tra le digital media companies in più forte crescita in Europa (GP Bullhound Media Momentum 2011) e leader europeo nella produzione di contenuti multilingue on demand. Fondato nel 2004, il Gruppo ogni mese produce, distribuisce e monetizza oltre 35.000 contenuti di alto interesse in 8 lingue per un dinamico network di 550 siti di proprietà, inclusi Excite Europe, Better Deals e Nanopublishing. I media di proprietà generano oltre 26 milioni di utenti unici al mese (Fonte: Comscore Gennaio 2011).
Populis è una società paneuropea con un team di oltre 150 collaboratori distribuiti negli uffici in Italia e in Irlanda, ed è operativa nel Regno Unito, Germania, Olanda, Francia, Italia, Spagna, Svezia, Stati Uniti, Australia, Russia e Brasile.
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