Al via nel 2013 i lavori di costruzione del troncone bulgaro del gasdotto South Stream
SOFIA, Bulgaria, June 27, 2013 /PRNewswire/ --
"South Stream: evoluzione di un gasdotto", la conferenza tenutasi ieri a Sofia, in Bulgaria, organizzata da Natural Gas Europe, ha inteso discutere le implicazioni di carattere sociale, economico e ambientale del gasdotto South Stream. South Stream, un'iniziativa imprenditoriale sviluppata da Gazprom congiuntamente a numerosi partner, accrescerà la sicurezza energetica dell'Europa. Progetto strategico mirato a diversificare il percorso dei gasdotti che attraversano l'Unione europea, esso si snoderà da Varna, sul Mar Nero, fino all'Italia settentrionale, attraversando Bulgaria, Serbia, Ungheria e Slovenia.
Gran parte del dibattito è stato incentrato sui vantaggi che il South Stream porterà alla Bulgaria e all'intera regione, e più specificamente in materia di creazione di posti di lavoro, sicurezza energetica e diversificazione. Nel suo discorso inaugurale, Daniel Papazov, Ministro dei Trasporti bulgaro, ha enfatizzato l'importanza di South Stream, ponendolo tra le massime priorità del governo nazionale. Ha altresì confermato di aver messo in atto ogni iniziativa necessaria, compresa la logistica dei trasporti, affinché si possa dare inizio ai lavori di costruzione del troncone bulgaro. "Questo progetto sarà realizzato molto presto'', ha soggiunto.
Dragomir Stoynev, Ministro bulgaro dell'Economia e dell'Energia, ha sottolineato i vantaggi che il South Stream darà al paese, che per la sua posizione è un hub gasiero regionale. Il ministro ha posto l'accento sul fatto che ''il governo bulgaro sta compiendo notevoli sforzi per dare massima priorità a quest'opera, dal momento che il progetto assume una rilevanza nazionale.''
Ha poi proseguito: "Accrescere la sicurezza energetica e garantire la stabilità a lungo termine degli approvvigionamenti di gas naturale per la Bulgaria e i paesi dell'Unione europea è la massima priorità per la politica energetica nazionale. Il governo bulgaro sta compiendo notevoli sforzi per realizzare il progetto. Il gasdotto South Stream ha un'enorme rilevanza, non solo per la Bulgaria ma per l'intera regione. Il progetto realizzerà un collegamento diretto tra il fornitore principale - la Federazione Russa - e il consumatore principale, l'Unione europea. I documenti sono già stati firmati e il governo bulgaro non nasconde il desiderio di dare il via al progetto."
Nel corso della conferenza, un contributo notevole al dibattito è stato fornito da Alexander Syromyatin, Deputy Head of Project Management Department, Gazprom, il quale ha rimarcato che la società è pronta a iniziare la costruzione del troncone bulgaro del gasdotto South Stream, descrivendo sommariamente il cronoprogramma dell'opera. L'inizio dei lavori è previsto entro la fine del 2013 . Il completamento della prima fase dovrebbe avvenire entro il 2015.
Alexander Syromyatin ha sostenuto che "South Stream è una risposta alla maggiore richiesta di gas naturale: consentirà la diversificazione delle linee di fornitura del gas russo all'UE, diminuirà i rischi connessi al transito, garantirà la continuità degli approvvigionamenti di gas all'Europa centrale e meridionale, e contribuirà a migliorare l' ambiente. Ci impegniamo a iniziare i lavori di costruzione non appena possibile, stiamo lavorando in stretta collaborazione con il governo bulgaro e le holding bulgare del settore energetico per essere certi di poter mantenere l'impegno assunto".
Alla luce dei recenti sviluppi della politica bulgara e dell'insediamento del nuovo governo, South Stream potrebbe contribuire a consolidare la posizione del governo - e la stessa Bulgaria - in virtù delle potenziali buone prospettive economiche in fatto di creazione di posti di lavoro e diminuzione dei prezzi del gas. Stando a una ricerca indipendente condotta e diffusa da World Thinks, una delle principali agenzie di ricerca, oltre il 68% dei bulgari è irriducibilmente a favore del progetto.
Yavor Kuyumdzhiev, membro del parlamento bulgaro, ha commentato: ''Credo che il governo compirà ogni possibile sforzo per incoraggiarne la realizzazione. Questo progetto è molto importante per la Bulgaria: garantirà migliaia di posti di lavoro e l'investimento di miliardi di euro nell'economia bulgara.''
Antonio Migliori, presidente dell'Assemblea parlamentare della OSCE, ha enfatizzato il fatto che "la fornitura di gas russo all'Italia settentrionale porterà notevoli vantaggi alle industrie italiane, assicurando loro energia a buon mercato e, conseguentemente, migliorando la competitività dell'industria manifatturiera italiana."
Il dott. Antonio Erias, membro del Comitato per l'Energia in seno al Congresso dei Deputati spagnolo, ha soggiunto: "Come si è visto, questo progetto è completamente in linea con le proposte di Bruxelles. Si tratta di un settore prioritario per lo sviluppo infrastrutturale nel settore del trasporto del gas e consoliderà la sicurezza degli approvvigionamenti, evitando gli squilibri del passato."
Intanto, cresce il consenso: il gas sarà il combustibile strategico che sosterrà l'economia europea fino al 2050. Restano dubbi sulla fattibilità dello sviluppo delle riserve europee di gas di scisto, il che significa che la costruzione di nuove linee di trasporto del gas dalla Russia sarà determinante per assicurare competitività all'europea sul mercato globale. Secondo le previsioni sul consenso, elaborate dai centri di previsione più autorevoli al mondo, la domanda europea annua per importazioni supplementari di gas potrebbe raggiungere 80 miliardi di metri cubi entro il 2020 e superare i 140 miliardi di metri cubi entro il 2030.
Tra i relatori internazionali che hanno preso la parola su questi argomenti: Jiri Parouek, già Primo Ministro della Repubblica Ceca, Riccardo Migliori, Presidente dell'Assemblea parlamentare della OSCE, e Dragutin Matanovich, consigliere del Primo Ministro serbo, solo per citarne alcuni.
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