Agenzia Europea pubblica nuova relazione sulla sicurezza del cloud computing a livello governativo nell'UE
BRUXELLES e CANDIA, Grecia, January 17, 2011 /PRNewswire/ -- L'agenzia europea per la 'cybersicurezza' ENISA ha diffuso una nuova relazione sull'uso del cloud computing a livello governativo. La relazione è rivolta ai dirigenti di organismi pubblici che devono prendere una decisione in termini di sicurezza e resilienza, nel valutare le modalità di un'eventuale adozione del sistema cloud. Lo scopo principale della relazione è sostenere gli organismi pubblici nel prendere decisioni basate su rischi calcolati, che riguardano la sicurezza dei dati, la resilienza del servizio e la conformità legale nel processo di adozione del sistema cloud. Essa evidenzia inoltre i pro e i contro della sicurezza e resilienza dei servizi di cloud computing pubblici, privati o comunitari per gli organismi pubblici.
"La nuova relazione rappresenta un modello decisionale per i dirigenti, volto a determinare le soluzioni di cloud migliori dal punto di vista della sicurezza e della resilienza", spiega Daniele Catteddu, autore della relazione. Nel testo sono illustrate e spiegate in dettaglio le diverse fasi del modello decisionale, con quattro applicazioni esemplificative (i servizi elettronici di assistenza sanitaria, le procedure amministrative elettroniche, l'e-mail e le applicazioni per le risorse umane). Le analisi e le conclusioni sono basate principalmente su tre scenari, che descrivono la migrazione verso il cloud computing di un'Autorità Sanitaria e di un'amministrazione pubblica locale e la creazione di infrastrutture cloud a livello governativo.
L'Agenzia conclude che i servizi di cloud privati e comunitari sembrano le soluzioni più confacenti alle esigenze delle pubbliche amministrazioni che mirano a ottenere i massimi livelli di data governance. Se un'infrastruttura cloud privata o comunitaria non raggiunge la necessaria massa critica, la maggior parte dei benefici di resilienza e di sicurezza del modello cloud non verrà realizzata.
"Il cloud pubblico offre un altissimo livello di affidabilità del servizio ed è il più vantaggioso dal punto di vista dei costi", ha commentato il Prof. Udo Helmbrecht, Direttore Esecutivo di ENISA. "Tuttavia, al momento la sua adozione dovrebbe essere limitata ad applicazioni non sensibili o non critiche, nel contesto di una strategia ben definita di adattamento al cloud e con una chiara strategia di uscita."
La relazione presenta diverse raccomandazioni a governi e organismi pubblici, tra le quali:
- I governi nazionali e le istituzioni dell'UE dovrebbero studiare il concetto di un cloud a livello governativo per l'UE.
- Il cloud computing servirà presto una parte significativa dei cittadini, delle PMI e delle amministrazioni pubbliche nell'UE. I governi nazionali dovrebbero preparare una strategia in materia di cloud computing e studiare il ruolo che il cloud computing giocherà per la protezione delle infrastrutture critiche informatizzate(CIIP).
- Una strategia nazionale di cloud computing dovrebbe affrontare gli effetti dell'interoperabilità e delle interdipendenze nazionali e sovranazionali, i guasti a cascata e includere i cloud provider nei sistemi di segnalazione previsti dagli articoli 4 e 13 della nuova Direttiva quadro sulle telecomunicazioni ( http://europa.eu/legislation_summaries/internal_market/single_market_services/l24216a_en.htm).
- Leggete l'intera relazione e tutte le raccomandazioni su:
http://www.enisa.europa.eu/act/rm/emerging-and-future-risk/deliverables/security-and-resilience-in-governmental-clouds/
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La versione originale e valida di questo comunicato è l'inglese.
Le traduzioni sono unicamente destinate alla distribuzione sui media e la versione inglese ha la precedenza su di esse in ogni dettaglio.
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