MILANO, 23 dicembre 2019 /PRNewswire/ -- S.Pellegrino ha annunciato la rosa dei finalisti scelti per il premio S.Pellegrino Young Chef 2020, la competizione internazionale tra giovani talenti culinari, nata nel 2015, che punta a rinnovare il futuro della gastronomia, promovendo una nuova generazione di chef.
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Quest'anno, 134 concorrenti provenienti da tutto il mondo, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, hanno partecipato a 12 finali regionali per arrivare a comporre la rosa dei 12 finalisti che si contenderanno il titolo a maggio 2020. Scopri chi sono i vincitori : https://www.sanpellegrinoyoungchef.com/en/finalists
S.Pellegrino è consapevole del valore e dell'impatto che la gastronomia possa avere a livello globale, come hanno dimostrato i giovani chef che si sono sfidati in gara, quali ad esempio il tedesco Levente Koppany, vincitore per l'area Centro-Europa e creatore di un piatto che racconta in modo efficace il rispetto per la natura e la tutela dell'ambiente. O ancora Vitalii Savelev di Mosca, il vincitore per l'area euroasiatica secondo cui la responsabilità e l'impatto di uno chef possono andare ben oltre la preparazione di un piatto.
Altri riconoscimenti conferiti, oltre all'accesso alla finale, sono stati l'Acqua Panna Award for Connection in Gastronomy, votato da tutti i mentori che hanno seguito i giovani concorrenti durante la gara e il Fine Dining Lovers Food for Thought Award, votato da una comunità online di food lovers
L'ultima edizione della competizione ha visto inoltre l'introduzione di un terzo premio: il S.Pellegrino Award for Social Responsibility, votato da Food Made Good, voce riconosciuta a livello internazionale in materia di sostenibilità alimentare, che ha premiato i piatti ispirati a una cucina in linea con pratiche sostenibili. Per premiare l'approccio alla sostenibilità, i giudici del Social Responsibility hanno preso in considerazione l'impatto di ogni piatto in termini di cambiamento climatico, biodiversità, spreco alimentare, uso delle risorse, nutrimento, collaborazione, difesa e innovazione.
L'origine della materia prima è stato un aspetto della sostenibilità molto presente, con un terzo degli chef che ha sottolineato l'importanza di affidarsi a ingredienti locali. Il secondo aspetto più discusso è stato quello dello spreco alimentare, tema che ha aperto la discussione sulla consapevolezza degli chef rispetto al contenimento dello spreco.
Un ottimo risultato in termini di attenzione alla diversità e all'equilibrio di genere ha infine completato i dati salienti delle gare regionali 2019. All'inizio dell'edizione, S.Pellegrino si era impegnata a evidenziare che la gastronomia può essere un ambiente talvolta poco sensibile alla diversità di genere. Perciò, ad ogni finale regionale sono state presenti almeno tre finaliste donne, mentre la giuria ha visto per la prima volta una pari quota di giudici (50% uomini e 50% donne). In oltre metà delle regioni, il numero di giurate femmine ha superato quello dei giurati maschi.
Presto, saranno annunciati i nomi degli chef chiamati a far parte della giura finale del 2020 e molti altri dettagli sulla finalissima.
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