Indagine RSM rivela che il 61% dei dirigenti aziendali ritiene che gli hacker stiano vincendo la guerra alla criminalità informatica... e molti stanno ignorando il problema
BERLINO, 24 ottobre 2019 /PRNewswire/ -- Un'indagine paneuropea di quasi 600 aziende di successo* rivela che il 61% degli amministratori di tali aziende ritiene che gli hacker siano più sofisticati degli ingeneri software nella guerra alla criminalità informatica.
Questa idea della forza degli hacker trova conferma nella convinzione del 60% di tali amministratori d'azienda d'avere subito attacchi senza saperlo. Il 73% ritiene di essere a rischio di crimini informatici e solo il 31% pensa che la propria strategia di sicurezza li proteggerà da attacchi informatici.
L'indagine Cyber Security, condotta per RSM dagli European Business Awards, rivela inoltre una lacuna nei tentativi di proteggersi da tale minaccia: il 21% delle aziende infatti non ha alcun piano di sicurezza informatica.
Gregor Strobl, Direttore tecnologia e protezione dai rischi informatici di RSM Germany, commenta: "In ambito di sicurezza informatica, la poca fiducia delle aziende è comprensibile, perché la realtà odierna è che queste minacce sono superiori alla protezione, gli hacker sono sempre due passi avanti.
"Non solo gli hacker sono più numerosi, ma vediamo che le organizzazioni criminali nel mondo stanno unendo le forze, spesso collaborando tramite il dark web, molto spesso in una dimensione geopolitica, il che aggrava la minaccia".
"Tuttavia, non possiamo stare a guardare. È molto preoccupante il fatto che un'azienda su cinque in Europa non dispone di un metodo coordinato per combattere la criminalità informatica. L'investimento nei controlli volti a prevenire, individuare, contenere e rafforzare la fiducia può rappresentare la differenza tra una risposta controllata con danni limitati e uno scandalo pubblico con ingenti perdite finanziarie".
L'indagine ha inoltre valutato gli atteggiamenti verso la sicurezza informatica in azienda, rivelando una lacuna significativa negli sforzi dell'alta dirigenza in relazione a questa minaccia per l'attività.
Attualmente la sicurezza informatica è argomento trattato solo raramente od occasionalmente in Cda nel 54% delle aziende; il 65% degli intervistati ha dichiarato che se ne deve parlare di più ai livelli alti. Tuttavia, un terzo (33%) degli amministratori senior intervistati ritiene che non sia necessario parlare di più della sicurezza informatica.
Vi sono opinioni discordanti su chi in ultima istanza sia responsabile della sicurezza dell'azienda: solo il 31% delle aziende ritiene che l'amministratore delegato si debba occupare della lotta alla criminalità informatica e il 20% ritiene che il compito spetti al direttore informatico.
Strobl commenta: "La gestione del rischio informatico deve essere responsabilità del consiglio di amministrazione. Troppo spesso l'alta dirigenza non riconosce la necessità di investire nella sicurezza informatica, continuando a credere che dato che ancora non sono state subite incursioni, la cosa non succederà in futuro, atteggiamento pericoloso".
"Si tratta di un problema in particolare per le piccole aziende con risorse finanziarie limitate, senza direttore informatico e il cui amministratore delegato ha conoscenze limitate in relazione alla criminalità informatica.
"La situazione cambierà con l'incremento degli attacchi e delle multe pubbliche, ma stiamo incoraggiando attivamente i dirigenti senior a comprendere i rischi legati alla criminalità informatica e gli effetti sulle aziende che dirigono, oltre a consigliare quando serve assistenza specialistica per proteggere l'azienda dalle minacce informatiche".
La versione integrale dell'indagine RSM Cyber Study: Catch 22: Digital Transformation and its impact on cybersecurity è disponibile qui www.rsm.global/catch-22-digital-transformation-and-its-impact-cybersecurity o sul sito di RSM www.rsm.global.
*INFORMAZIONI SULL'INDAGINE: Il sondaggio RSM Cyber Study condotto dagli European Business Awards (EBA) ha coinvolto 597 aziende in 33 paesi nella comunità EBA, che stanno attraversando una fase di trasformazione digitale e adottando nuove tecnologie. Il 56% degli intervistati era amministratore della rispettiva azienda, e un 31% aggiuntivo faceva capo direttamente al Cda.
La comunità EBA è un gruppo di nicchia di aziende di successo, le quali hanno tutte partecipato agli European Business Awards sottoponendosi a rigorose valutazioni finanziarie, deontologiche e innovazione. Le aziende partecipanti sono di dimensioni e settori diversi, con fatturati che vanno da meno di 30 milioni a oltre 300 milioni di euro.
RSM
RSM è un importante network globale di aziende di revisione, fiscalità e consulenza primariamente di medie dimensioni, dislocate in 116 paesi, con 750 sedi nelle Americhe, in Europa, Medio Oriente e Africa settentrionale, Africa e Asia Pacifico e oltre 41.000 collaboratori nel mondo. Il reddito generato dalle iscrizioni al network è pari a 5,4 miliardi di dollari USA.
Il nostro team integrato condivide competenze, conoscenze e risorse, sulla base di un approccio incentrato sul cliente e fondato su una profonda conoscenza dell'attività della clientela. In tal modo consentiamo ai clienti di progredire con fiducia e realizzare appieno le proprie potenzialità.
RSM è membro del Forum of Firms, avente come obiettivo comune la promozione di livelli uniformi di alta qualità nelle pratiche finanziarie e di revisione nel mondo.
RSM è il marchio usato da una rete di aziende indipendenti di consulenza e contabilità che svolgono la propria attività per conto proprio. RSM International Limited non offre alcun servizio di consulenza o contabilità. Le aziende iscritte al network perseguono un obiettivo comune, l'erogazione di servizi professionali di alta qualità nel mercato nazionale, soddisfacendo inoltre le esigenze internazionali della propria clientela.
Per maggiori informazioni visitare www.rsm.global, o cercare RSM su Facebook, Twitter e LinkedIn.
European Business Awards
Gli European Business Awards sono uno dei maggiori e più prestigiosi premi per aziende transfrontalieri e multisettoriali. La finalità primaria è appoggiare e sviluppare una comunità aziendale in Europa più forte, di maggiore successo, innovativa ed etica, sulla base del principio che le aziende svolgono un ruolo nell'affrontare i grandi problemi del mondo.
Tale obiettivo è perseguito in tre modalità:
- Appoggiando e promuovendo le migliori aziende in Europa per aiutarle ad attirare nuovi clienti, partner, investitori e talenti.
- Condividendo, apprendendo e risolvendo problemi per aiutare le aziende a superare gli ostacoli alla crescita.
- Stimolando dibattiti ponendo quesiti difficili sui problemi in Europa e su come possono essere affrontati. Gli European Business Awards sono ora alla dodicesima edizione. Quest'anno sono state prese in considerazione 120.000 aziende in 33 paesi.
https://www.businessawardseurope.com/
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