In Italia mancano opportunità di carriera nel settore tecnologico, secondo una nuova ricerca condotta da Distrelec
LONDRA, 12 dicembre 2023 /PRNewswire/ -- Una nuova ricerca condotta da Distrelec rivela che l'Italia è uno dei peggiori paesi dell'OCSE in relazione a opportunità nel settore tecnologico, sia nel complesso che considerando specificamente carriere.
La notizia arriva alla luce delle tendenze osservate in Italia negli ultimi anni – un gran numero di giovani italiani emigrano. Nel solo 2020 quasi 65.000 italiani di età compresa fra 18 e 39 anni si sono trasferiti in un paese straniero. Quando di esamina questo fenomeno in un'ottica storica, il numero di italiani emigrati è aumentano costantemente dal 2006, superando i 5,8 milioni, secondo il rapporto "Italiani nel mondo".
È interessante notare che varie statistiche compilate nel 2019 mostrano che il 55,4% di italiani in possesso di un titolo di studio rientrino nel gruppo di persone di 25-34 anni di età, che coincide con il gruppo di età per il quale prevale l'emigrazione.
Per comprendere meglio lo stato delle opportunità di istruzione e carriera nel settore tecnologico in Italia e in 37 altri paesi dell'OCSE, Distrelec ha analizzato le opportunità di carriera e varie norme nel settore didattico per determinare quali paesi attualmente sono i migliori 'insegnanti tecnologici'.
Per quanto riguarda le opportunità nel settore tecnologico nel suo complesso, il rapporto indica che l'Italia è al 31esimo posto fra tutti i 38 paesi dell'OCSE inclusi nella ricerca ed è 31esima anche quando si esaminano specificamente le opportunità di carriera in tale settore.
C'è chi ha suggerito che l'Italia non può offrire opportunità di carriera nel settore tecnologico a causa di strutture contrattuali rigide e la ricerca condotta da Distrelec ha determinato che per ogni 100.000 italiani sono disponibili circa 16 posti di lavoro nel settore tecnologico, il che piazza l'Italia all'ottavo posto in confronto ad altri paesi inclusi nella ricerca mentre, a titolo di confronto, il Lussemburgo, il paese con il massimo numero di opportunità di carriera nel settore tecnologico, ha 246 posti di lavoro disponibili ogni 100.000 persone.
Analogamente, Distrelec ha scoperto che il primo 10% dei programmatori riceve un salario pari a circa il 165% in più rispetto al lavoratore italiano medio, ossia 119.144 euro – una percentuale ancora comparativamente bassa rispetto a paesi quali il Messico, in cui i programmatori possono aspettarsi di guadagnare circa il 515% in più o la Grecia, con circa il 315% in più.
Per quanto riguarda le opportunità tecniche nel complesso, nella sua ricerca Distrelec ha pure esaminato le opportunità per gli italiani di istruzione nelle tecnologie e ha determinato che in Italia vi sono 51 università con indirizzi tecnologici o di ingegneria, un valore positivamente alto rispetto ad altri paesi dell'OCSE – solo gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Germania e la Francia ne hanno di più.
Tuttavia, i risultati della ricerca indicano pure che in Italia la spesa pubblica per l'istruzione primaria e secondaria è la più bassa – pari ad appena il 3% del PNL, mentre l'Islanda, il miglior paese dell'OCSE in quest'area, spende il 4,8%.
Analogamente, l'Italia ha il secondo numero più basso di persone di 25-34 anni di età che hanno seguito corsi di istruzione superiore – appena il 29,2%. L'unico paese con una percentuale inferiore è il Messico, con il 27,3%.
L'istruzione in materie tecnologiche attualmente è obbligatoria solo nelle scuole secondarie italiane, ma per far sì che il desiderio di conoscenze tecnologiche persista nelle future generazioni e che per il settore tecnologico del futuro in Italia esista una forza lavoro con capacità adeguate, i pionieri della tecnologia, i professionisti visionari e i governi devono, in egual misura, creare opportunità che aprano la strada allo sviluppo di giovani talenti.
Per ulteriori informazioni visitare: https://knowhow.distrelec.com/it/stem-e-istruzione/insegnanti-di-tecnologia-quale-paese-si-distingue/
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