Nel mondo 4 anziani su 10 esclusi per l'età dalle cure migliori. Nasce la Carta di Firenze, primo manifesto mondiale contro l'ageismo sanitario
FIRENZE, 9 aprile 2024 /PRNewswire/ -- Fondazione Menarini in prima linea nella lotta contro le discriminazioni nelle cure degli anziani basate sull'età: presentata al congresso "Anti-ageism Alliance", organizzato con il patrocinio della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, dell'International Association of Gerontology & Geriatrics, della European Geriatric Medicine Society, la Carta di Firenze, primo manifesto mondiale contro l'ageismo sanitario.
Il documento pubblicato sull'European Geriatric Medicine, messo a punto dai massimi esperti mondiali, tra cui anche esponenti dell'OMS, coordinati da Andrea Ungar, Ordinario Geriatria all'Università di Firenze, ha individuato 12 azioni concrete per combattere i pregiudizi legati all'età nell'assistenza sanitaria e migliorare qualità e durata di vita degli anziani.
"L'ageismo è un problema globale: una persona su due in tutto il mondo è moderatamente o fortemente ageista nei confronti degli anziani, con un impatto molto grave sulla loro salute fisica e mentale e un aumento dell'isolamento sociale - dichiara Alana Officer, capo del dipartimento su Cambiamento demografico dell'OMS e responsabile della campagna Healthy Ageing -. L'OMS sta conducendo una campagna globale per combattere l'ageismo e costruire una coalizione più ampia possibile in modo da lavorare tutti insieme per eliminarlo".
"Anche se nel mondo molti operatori sanitari si adoperano per garantire agli anziani i trattamenti più avanzati, il 40% è escluso dalle cure migliori e dagli studi clinici per la sperimentazione di farmaci, con effetti negativi anche sulla longevità", sottolinea Ungar, coordinatore della Carta.
"Le azioni proposte nella Carta di Firenze per invertire la rotta puntano soprattutto sulla necessità di dare priorità agli anziani nei pronto soccorso, sulla riprogettazione di ospedali a "misura di anziano" per renderli più age-friendly, riducendo l'isolamento e l'immobilismo a letto dei pazienti", afferma Luigi Ferrucci, coordinatore della Carta di Firenze insieme ad Andrea Ungar e Direttore Scientifico del National Institute on Aging di Baltimora.
"Fondamentale – aggiunge Ungar -, un cambiamento nell'approccio alla cura dell'anziano, che non può essere trattato "a pezzetti", ma deve essere seguito con uno sguardo d'insieme dal geriatra come medico della complessità".
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